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“Se vai a ballare, te lo aspetti ti si appoggino addosso”. La vittimizzazione secondaria o victim blaming non è ancora un fenomeno superato neanche tra le nuove generazioni.

Ogni settimana incontriamo student* di tutta Italia e riceviamo numerose testimonianze di situazioni simili subite da coeatene* e questo ci fa capire che il lavoro che ogni giorno svolgiamo nelle scuole, nelle piazze e online è sempre più prezioso e utile.

L’obiettivo di rompere la cultura dello stupro, rompere il silenzio sulle violenze di genere e sessuali. Vogliamo fornire alle nuove generazioni gli strumenti per riconoscere ogni forma di violenza, anche quelle più piccole e subdole.